È morto Tawo Lobsang Palden, pioniere della musica pop tibetana
Il 4 febbraio 2019 è morto Tawo Lobsang Palden, considerato il pioniere della musica pop tibetana, come riporta Tibetsun.com. Aveva 68 anni. Celebre il suo primo album Trinkhor (pubblicato nel 1985), da cui è stato estratto il brano Nga miyul Dogoe, Semchen ki ley rey.
La storia di Tawo Lobsang Palden
Tawo Lobsang Palden è nato nel 1951 a Kham, in Tibet. A seguito dell’invasione della Cina, Tawo Lobsang Palden è fuggito dalla sua terra natale assieme ai suoi genitori in India, precisamente a Kalimpong, dove ha frequentato per due anni la scuola di St. Augustine e, poi, la Scuola Tibetana per i Rifugiati a Simla. Nel 1963, quando aveva solo 12 anni, Tawo Lobsang Palden decise di lasciare l’India per andare in Germania assieme ad altri suoi coetanei.
Qui comincia gli studi al college e, successivamente, in medicina, che concluderà nel 1979 all’Università di Heidelberg. Inizia così a lavorare come medico di medicina interna in diversi ospedali, finché nel 1983 entrerà nell’ospedale statale di Lüdenscheid, affiliato all’Università di Bonn, con il titolo di medico anziano. Solo pochi anni prima, nel 1973, si era sposato con Choeni Lhamo.
Avventura politica
Tawo Lobsang Palden è stato impegnato anche in politica, pur se solo per un breve periodo. Infatti, nel 2011 aveva annunciato la sua candidatura per il posto di Kalon Tripa (primo ministro della Central Tibetan Administration). Tuttavia si ritirò molto presto a causa di una malattia improvvisa che lo costrinse a un ricovero ospedaliero. Inoltre ha ricoperto una carica importante nel consiglio di amministrazione del Progetto Tadra, organizzazione nata nel 1995 con lo scopo di fornire istruzione agli orfani tibetani di Kham e Amdo.
La carriera musicale
È Phayul.com a ripercorrere la carriera artistica di Tawo Lobsang Palden, un’infanzia influenzata dalla musica nomade di Kham e dai suoi genitori provenienti da Kham-Tawo. In Germania studierà per 6 anni il violino classico, la chitarra, il liuto e il flauto. Tuttavia l’espressione massima dell’opera del tibetano sarà caratterizzata dalla scrittura: la sua discografia conta oltre 40 canzoni e 5 album.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante