Passang Dolma, un cuore grande ora libero di volare
Lettera aperta della presidente di Aref International Onlus, Marilia Bellaterra, per ricordare Passang Dolma, di cui abbiamo appena ricevuto la notizia della scomparsa.
Ho conosciuto Passang Dolma nel 2010. Minuta, con la tristezza negli occhi e il pensiero alla Patria lontana. La sua casa un accumulo di muffa e sporcizia sui pochi oggetti, quasi tutti semidistrutti e dal funzionamento incerto. Con un piccolo spazio all’aperto, sotto la protezione di un telo di plastica pieno di buchi. Sotto quel telo Passang Dolma ha vissuto 15 anni della sua vita su un pagliericcio consunto, immobilizzata nel corpo da una emiparesi destra inclemente, con una cecità laterale esito di tubercolosi. Sollevata ogni mattina e ogni sera da Mr. Samdup, marito amorevole, eroico nello sforzo e altrettanto determinato.
Due anni fa Mr. Samdup è stato ricoverato per esiti di tubercolosi nella Old and Infirm People’s Home di Mundgod. Il che ha comportato anche il ricovero di Passang Dolma, vista la sua dipendenza totale dalle cure del marito.
Ogni volta che ci siamo recati a Mundgod è stato un vero piacere incontrarli e non ricordo una singola volta in cui il sorriso di Mr. Samdup e di Passang Dolma – insieme al suo sguardo velato dalla cecità – non restassero impressi nella mente e nel cuore. E che non riportassimo indietro dei piccoli regali, per noi davvero preziosi, a volte un cordino o una pietruzza di buon auspicio, a volte una banana …
Piano piano le condizioni di salute di Passang Dolma sono peggiorate ed è con grande dolore che ho appena appreso la notizia della sua morte, avvenuta tra le sempre amorevoli cure del marito e le sue preghiere.
Passang Dolma che è la prima “nonna” di cui piangiamo la perdita e questa coppia speciale, che tanto ci ha insegnato in termini di resilienza, coraggio e cura, resterà per sempre nelle nostre memorie e nei nostri cuori.
Marilia Bellaterra