“NOI SIAMO TENZIN DELEK” – Roma, 18/07/2015

UN EROE TIBETANO E’ MORTO IN UNA PRIGIONE CINESE – MANIFESTAZIONE DI PROTESTA E DI COMMEMORAZIONE

Roma ci ha regalato una delle sue splendide serate, in una cornice piena di attenzione, di rispetto e di condivisione per l’inevitabile condanna all’ennesimo crimine di stato, da parte del Governo di Pechino, ai danni del popolo Tibetano. Tenzin Delek Rinpoche, un nuovo eroe de Tibet, un Lama che ha dedicato la sua vita alla causa del suo Paese, al mantenimento della lingua e della cultura di un Popolo martoriato. Un Popolo, come lui, pieno di esasperazione e di coraggio. Confidiamo che le nostre azioni e le nostre candele si moltiplichino all’infinito, raggiungano Tenzin Delek Rinpochè a testimonianza del nostro rispetto. E confidiamo che, che ancora più numerose, turbino i sonni di chi, accecato dal potere e dalla sopraffazione, ha perso anche il senso della più elementare vergogna! Per un Tibet Libero !!!

Il Lama Tibetano Tenzin Delek Rinpoche è morto in carcere, in circostanze misteriose, dopo 13 anni di detenzione. Stava scontando una condanna per l’accusa di essere stato coinvolto in un attentato in un parco pubblico a Chendu. Aveva 65 anni. Tutte le Organizzazioni per i diritti umani hanno sempre sostenuto come fossero false e pretestuose le accuse contro di lui. Tenzin Delek Rinpoche è stato arrestato assieme al suo giovane assistente Lobsang Dondhup, nel 2002 in relazione a un’esplosione che aveva ferito 3 persone il 3 aprile nella città di Chengdu. E’ stato condannato a morte con l’accusa di terrorismo e di incitazione al separatismo pochi mesi dopo. La sua condanna è stata commutata in ergastolo nel 2005 e poi a 20 anni di carcere. Il suo assistente, invece, fu ucciso quasi subito dopo l’arresto.

La sua famiglia aveva fatto innumerevoli richieste di garanzie e cure mediche proprio per il fatto che Tenzin Delek Rinpoche soffriva di gravi problemi cardiaci, pressione alta, vertigini e difficoltà di deambulazione. E ora l’annuncio della sua morte … senza alcuna informazione, da parte della Polizia, sulle cause reali della morte stessa! Tenzin Delek Rinpoche era un Lama estremamente rispettato dai Tibetani e aveva svolto grande attività di promozione del buddhismo, oltre che di sostegno della tutela e conservazione della religione, della cultura e della lingua tibetana. La sua morte è un ulteriore vergogna a carico del Governo Cinese e della sua politica nel Tibet, illegalmente occupato da 65 anni. Politica basata unicamente sulla repressione e sull’emarginazione del Popolo tibetano, da tempo minoranza nel suo stesso Paese. Politica che ha prodotto, come risultato, ben 148 auto-immolazioni con il fuoco di Tibetani, uomini, donne, monaci e laici, anche molto giovani.

La Manifestazione è organizzata da: Comunità Tibetana in Italia; Tibetan Women’s Association; Ass. AREF International OnlusAss. Italia Tibet; Ass. Giamsè Jhien Pen Onlus: Ass. Tso Pema Non-Profit; Casa del Tibet Roma; Istituto Samantabhadra; Students for a free Tibet Roma

Qui un breve video dell’evento:

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Intervista a Nyima Dhondup (rappresentante della Comunità Tibetana in Italia) e Marilia Bellaterra (Consigliere nazionale di Italia Tibet) di Gianni Colacione (Liberi TV)

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