“No all’accordo con la Cina, sì ai diritti umani in Tibet”: il report della manifestazione a Roma
Nel primo giorno della visita a Roma del presidente cinese Xi Jinping per siglare gli accordi al progetto della Nuova Via della Seta (One Belt One Road – OBOR), quale azione di dissenso e di protesta a questa scelta del nostro Governo, una vasta rete di Associazioni ha manifestato di fronte alla sede della RAI di Viale Mazzini per il “No all’accordo con la Cina, sì ai diritti umani in Tibet”.
Il report della manifestazione per dire “No all’accordo con la Cina”
Nell’auspicio di focalizzare l’opinione pubblica non solo sui fatti ormai in corso ma anche sul dissenso. In particolare quello del Popolo Tibetano, del popolo Uighuro e di tutte le minoranze i cui diritti umani sono gravemente e in modo reiterato calpestati dalla RPC. Oltre che sul dissenso di quella larga parte del popolo italiano che, non credendo nella ennesima favola di un accordo con la Cina salvifico per la nostra economia, vede, al contrario, con chiarezza il grave danno insito nello spostamento degli equilibri economici a favore delle società cinesi sovvenzionate. Nel più totale dispregio dell’agenda UE per la liberalizzazione del commercio e per l’attuazione di pratiche internazionali eque e sostenibili.
A questo importante evento hanno partecipato molti Organismi, Associazioni e cittadinanza attiva. Tra questi: Associazione Tibetana in Italia, Associazione Donne Tibetane in Italia, Associazione Italia Tibet, Associazione AREF International Onlus, Istituto Lama Tzong Kapa, Istituto Samantabhadra, ADHI Associazione, Tso Pema non Profit, Giamsè Jhien Pen, World Uyghur Congress, 100% Free Tibet, Anno del dalai lama, Casa del Tibet Votigno di Canossa, Casa del Tibet Roma, Tibet House Founbdation Italy, il Buddhismo Tibetano, L’eredità del Tibet – The Eritage of Tibet, Tibet La Bottega.
La manifestazione, iniziata alle 11, si è protratta fino alle 14. In un clima di pacifica tolleranza ma insieme di totale determinazione a voler contrastare, ora e in futuro, la scelta del nostro Governo impossibilitato al dimostrare la fattibilità di quanto ipotizzato. Elemento, comunque, degno di nota è stato l’interesse per questo evento da parte di diversi media nazionali (Sky, Tg 24, Rai 3, Rai news 24) ed esteri (Voice of America, Radio Free Asia), oltre a diversi siti e blog di settore, che, alternandolo agli aggiornamenti sulla visita ufficiale di Xi Jinping, ne hanno dato risalto particolare.
Articolo di Marilia Bellaterra