In Tibet la diga più grande del mondo
È ancora in programma la costruzione della diga più grande del mondo sul fiume Brahmaputra, in Tibet. L’impianto idroelettrico avrà una capacità di circa 60 GW, tre volte maggiore dell’attuale diga più grande del mondo, quella delle Tre Gole in Cina.
Il fiume Brahmaputra, conosciuto anche con il nome di Yarlung Tsangpo, nasce in Tibet e scorre attraverso India e Bangladesh per più di 1000 km. Lasciando il Plateau Tibetano il fiume forma il canyon più largo e profondo del mondo: la diga dovrebbe essere realizzata proprio in corrispondenza della Gola dello Yarlung Tsangpo.
Dal 2020, quando si è cominciato a parlarne, ad oggi si continua a discutere il tema della sostenibilità di questa infrastruttura. Se da una parte ridurrebbe le emissioni di CO2 della Cina, dall’altra si tratta di un’opera ad alto impatto ambientale per tutte le popolazioni interessate.
Sia gruppi ambientalisti che attivisti per i diritti del Tibet hanno espresso la loro preoccupazione riguardo il progetto, che, oltre ad alterare la natura di un fiume sacro per gli induisti, mette a rischio l’approvvigionamento idrico di milioni di persone.
Diversa l’opinione della Cina. Yan Zhiyong, amministratore delegato dell’azienda statale Power Construction Corporation of China, ha rilasciato un’intervista. Secondo lui: “l’infrastruttura faciliterà lo sviluppo del Tibet e, insieme alla costruzione di nuove strade e reti elettriche, renderà più agevole la cooperazione con i paesi confinanti”. La Cina sostiene che “l’attuale capacità idroelettrica di circa 350 GW rappresenta soltanto la metà del suo potenziale totale”. Secondo l’analista Frank Yu, per raggiungere l’obiettivo della carbon neutrality entro il 2060 deciso da Xi Jinping, la Cina necessita di altri 250 GW da fonti idroelettriche.
Qui l’articolo completo pubblicato da Reuters il 30 novembre 2020.