Hong Kong, presunta lezione di indipendenza: insegnante perde il posto
Avrebbe preparato dallo scorso marzo alcune lezioni per spiegare agli studenti di una scuola primaria il valore dell’indipendenza e per raccontare la storia del Partito nazionale indipendentista di Hong Kong. Per questo motivo, martedì 6 ottobre 2020 è stata revocata la licenza di lavoro a un insegnante di una scuola pubblica, la Alliance Primary School.
Hong Kong, il caso dell’insegnante: cosa sappiamo?
In base a quanto raccontato da Radio Free Asia, l’insegnante ha perso il proprio lavoro per alcune “presunte” promozioni di opinioni a favore dell’indipendenza, argomento bandito da Pechino. Inoltre il vicesegretario all’Istruzione dell’ex colonia britannica, Chan Siu Suk-fan, ha spiegato che il materiale del docente comprenderebbe anche argomenti relativi all’indipendenza del Tibet, dello Xinjiang e di Taiwan.
Il segretario all’Istruzione di Hong Kong, Kevin Yeung, ritiene che “non è necessario discutere dell’indipendenza di Hong Kong nelle scuole” in quanto “l’indipendenza non è possibile, non è fattibile”, sottolineando che la decisione di allontanare l’insegnante è “ragionevole e proporzionata”. Secondo la governatrice Carrie Lam “c’è una piccolissima frazione di insegnanti che sta usando il proprio ruolo per trasmettere messaggi sbagliati, per promuovere incomprensioni sulla nazione, per diffamare il paese e il governo di Hong Kong”.
L’episodio richiama i nefasti fatti degli ultimi mesi che hanno colpito soprattutto attivisti e manifestanti pro-democrazia: stiamo ovviamente parlando della tanto discussa legge sulla sicurezza nazionale, fortemente voluta dalla Cina e che sta minando la libertà di parola e il diritto di espressione. Un fenomeno che, come possiamo notare, adesso sta colpendo anche scuole locali.
Preoccupato anche il legislatore del settore dell’istruzione e il vicepresidente dell’Unione degli insegnanti professionisti (PTU), Ip Kin-yuen, che ha giudicato questa mossa “ingiusta”, in quanto gli insegnanti devono essere messi in condizione di poter usare gli avvenimenti della storia recente per raccontare la necessità di tutelare il diritto alla libertà di parola.
Da Hong Kong al Tibet: la scuola è il nuovo fronte della battaglia verso l’indipendenza
Un luogo di cultura che viene minato dalle mosse coercitive delle autorità non è una dinamica nuova quando si parla di Cina. Tempo fa lo avevamo ribadito: guardare il Tibet per studiare Hong Kong. Non è una frase fatta, bensì una certezza. In passato, infatti, abbiamo documentato diverse problematiche riguardanti le scuole tibetane, come le nuove stringenti regole per la riapertura ai tempi del Coronavirus, gli ostacoli stabiliti dalla Cina per evitare la diffusione della lingua tibetana e l’incarcerazione di attivisti che vogliono tutelare la propria lingua madre.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante
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