Ghana, ambientalisti contro una miniera di bauxite voluta dalla Cina
Alcuni ambientalisti del Ghana hanno fatto causa al proprio governo per bloccare un’iniziativa mineraria voluta dalla Cina in una foresta protetta. Il progetto farebbe parte di una fitta trama di intrecci commerciali tra i due paesi, che potrebbe mettere a repentaglio il delicato ecosistema locale.
Ghana, cosa sappiamo sul progetto minerario?
Come spiegato da AsiaNews, il progetto minerario cinese è composto da una cava di bauxite (elemento necessario per la produzione di alluminio) che sorgerà in una foresta protetta a 90 km dalla capitale Accra.
Come mai c’è Pechino dietro questa iniziativa? Per uno scambio di impegni. La Cina, infatti, ha ottenuto la concessione all’estrazione mineraria promettendo finanziamenti per la costruzione di strade e ponti in Ghana. Gli ambientalisti locali, però, hanno intentato causa contro il governo locale per attività inquinanti, in quanto questo progetto mette in pericolo diverse specie rare e fonti idriche utili a milioni di persone.
Ghana e non solo: gli occhi della Cina sull’Africa
Quanto costano alla Cina gli investimenti in Ghana? Ben 2 miliardi di dollari. Tuttavia, Accra non è l’unico governo africano ad esser finito sotto le attenzioni di Pechino. Basti pensare, ad esempio, al Centrafrica, dove l’anno scorso il missionario carmelitano Aurelio Gazzera denunciò un disastro ambientale a Bozoum (noto come Bozoumgate) operato dalla Cina.
“Mi sono accorto che le ditte cinesi stavano facendo uno scempio: il fiume Ouham deviato, il fondo dragato e setacciato con macchinari enormi, l’acqua inquinata. Ho iniziato a segnalare il problema e pubblicare foto e video dei siti. Il 27 aprile, proprio mentre stavo riprendendo uno dei siti, sono stato arrestato dai militari che costituiscono la sicurezza dei cinesi”, ci ha raccontato lo stesso Gazzera in una nostra intervista.
A conferma del trend, ci sono i dati della China Global Investment Tracker: negli ultimi 15 anni, Pechino ha investito 211 miliardi di dollari in Africa. Inoltre, la China Africa Research Initiative della Johns Hopkins University ha fatto emergere un altro dato abbastanza inquietante: la Cina ha prestato 143 miliardi di dollari a 49 Stati africani. Lo spettro della Nuova Via della Seta è dietro l’angolo.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante