Tenzin Tsundue e la marcia a piedi in India in favore del Tibet
La marcia per il Tibet di Tenzin Tsundue è iniziata da diversi giorni e punta a coprire ben 500 miglia, con l’obiettivo di raggiungere Nuova Delhi (India). Si intitola “Walk a Mile For Tibet” ed è l’iniziativa solidale del noto attivista tibetano partita lo scorso 12 febbraio, e che culminerà il prossimo 10 marzo nella capitale indiana in occasione della Giornata della rivolta nazionale tibetana.
Tenzin Tsundue, l’obiettivo: consapevolizzare gli indiani sulla questione tibetana
Una marcia di 500 miglia per diffondere e sensibilizzare la questione tibetana all’interno dell’India. È questo il massimo proposito dell’attivista Tenzin Tsundue, che ha scelto di portare con sé per tutto il percorso due bandiere, una indiana e l’altra tibetana. La sua manifestazione pacifica e umanitaria è iniziata il 12 febbraio 2021 a McLeod Ganj (Dharamsala), nello stato indiano del Himachal Pradesh, e da programma dovrebbe raggiungere New Delhi il prossimo 10 marzo, data in cui ricorre la Giornata della rivolta nazionale tibetana, celebrante i fatti del 1959, quando migliaia di tibetani scesero in piazza, a Lhasa, per manifestare contro l’oppressione cinese.
La motivazione di Tenzin Tsundue è veicolare e trasmettere la questione tibetana tra lapopolazione indiana, rea in tutti questi anni di non essersi avvicinata al tema con consapevolezza ed empatia. Questa iniziativa, secondo lo stesso poeta, è anche l’occasione per sottolineare la necessità di trovare una pace al confine indo-tibetano tra India e Cina, poiché qualche settimana fa è passata inosservata la notizia dell’esercito indiano martorizzato nella valle di Galwan dai militari cinesi. La lunga camminata è documentata sia sul profilo social di Tsundue sia su un sito dedicato, grazie ai quali possiamo restare aggiornati non solo sul percorso battuto, ma anche sulle impressioni da lui elaborate durante queste giornate, che hanno un valore simbolico immenso visto che, come testimoniato dallo stesso attivista, hanno catturato l’attenzione delle organizzazioni del Turkestan orientale, della Mongolia meridionale, di Hong Kong e di Taiwan.
Infine, in maniera del tutto spontanea – e non a nome di Tsundue – è nata perfino una petizione online che chiede a gran voce al primo ministro indiano Narendra Modi di abrogare la “One China Policy”.
DAY 11. #WalkaMileForTibet So it's happening slowly, after the initial solidarity marches and other gestures by support…
Pubblicato da Tenzin Tsundue su Lunedì 22 febbraio 2021
Chi è Tenzin Tsundue?
Tenzin Tsundue è nato nel 1975 in India da genitori tibetani, i quali nel 1959 abbandonarono la loro terra d’origine temendo le persecuzioni della Cina. Noto come poeta e scrittore, Tsundue è stato riconosciuto dall’opinione pubblica mondiale come fervente attivista della questione tibetana. In particolare, molti ricordano la sua prima impresa pubblica in favore del Tibet, quando nel 2002 si arrampicò sull’impalcatura dell’hotel dove alloggiava l’allora premier cinese Zhu Rongji, esibendo uno striscione riportante la scritta “Free Tibet: China, Get Out“. Negli anni successivi, Tsundue entrerà nella storia per altre iniziative umanitarie molto simili, ma è apprezzato anche per la sua intensa attività di letterato, scandita dalla pubblicazione di molti articoli, poesie e di 3 libri: “Crossing the Border” (vincitore dell’Outlook-Picador Award 2001), “Kora” e “Semshook“.
La sua immagine è diventata iconica anche per la fascia rossa che indossa sempre sulla fronte dal 2002, quale segno dell’attivismo inesausto per la libertà del suo Paese. Tenzin Tsundue ha dichiarato che la toglierà solo quando il Tibet sarà di nuovo Libero.
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Articolo di Angelo Andrea Vegliante
Foto di copertina di Tenzin Tsundue