Pechino 2022, in Norvegia è stato aperto il dibattito sul boicottaggio
Qualche giorno fa gli Stati Uniti d’America hanno aperto alla possibilità di boicottare le Olimpiadi invernali che si terranno a Pechino nel 2022, con l’obiettivo di dare un forte segnale internazionale contro le violazioni dei diritti umani perpetrate in Cina. E da qualche settimana il dibattito ha preso piede anche in Norvegia.
Pechino 2020: gli atleti norvegesi aprono il dibattito
Secondo quanto racconta Fondo Italia, infatti, diversi atleti norvegesi hanno aperto un ampio dibattito sulla possibilità di boicottare le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. I motivi, ovviamente, sono sempre gli stessi: insorgere contro le numerose violazioni registrate nel Paese asiatico, come il genocidio degli uiguri (qualche giorno fa condannati formalmente dall’amministrazione Biden).
Insomma, in base alle dichiarazione di alcuni sportivi locali, l’idea di boicottare Pechino 2022 non deve essere nascosta sotto il tappeto. Secondo il fondista Johannes Klæbo, ad esempio, si tratta di un argomento che diventerà sempre più importante via via che si avvicinerà l’evento, e che “dovremo quindi prendere una decisione a riguardo. Penso che dobbiamo sederci ad un tavolo tutti assieme, da squadra, noi atleti, gli allenatori, gli skiman e tutte le persone coinvolte. Non deve essere una persona da sola a prendere la decisione, ma dobbiamo farlo tutti assieme come squadra. Penso quindi che dedicheremo il tempo necessario a questo argomento nei mesi a venire”.
Anche l’allenatore di calcio nella nazionale norvegese Ståle Solbakken è dello stesso avviso, ricordando che, per lui, “sport e politica sono collegati. Non è solo nel calcio. Ci sono appena state delle Olimpiadi in Cina ed ora ce ne saranno altre. Non possono essere sempre gli atleti a portare l’intero fardello di questo sulle loro spalle”.
Infine anche l’ex sciatore Aksel Lund Svindal ha espresso la propria opinione, spiegando però che “è ingiusto che sia l’atleta ad avere il peso della decisione” ma dovrebbero essere politici e dirigenti sportivi a prendere una posizione. Intanto, però, le voci contro le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 aumentano considerevolmente, e sembra che presto o tardi potrebbero aggiungersene altre.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante