Hong Kong: 86 gruppi mondiali contro una legge sulla sicurezza della Cina
Una lettera aperta firmata da 86 gruppi mondiali, indirizzata al presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese (Anp) Li Zhansu, contro una possibile legge di Pechino che violerebbe i diritti fondamentali di Hong Kong. Esattamente, di cosa si tratta?
Hong Kong: cos’è la legge sulla sicurezza varata da Pechino?
Come riporta AsiaNews, la lettera è firmata da un nutrito numero di gruppi mondiali, tra cui figurano ONG come Human Rights in Cina e Amnesty International. Ma come mai è stata inviata questa missiva a Zhansu?
Facciamo un passo indietro. Il 28 maggio 2020, il Parlamento cinese (l’Assemblea nazionale del Popolo) ha varato una decisione che potrebbe mettere in crisi il sistema “un Paese due sistemi”: la stessa Assemblea dovrà redigere una legge di sicurezza nazionale per l’ex colonia britannica (Repubblica). I risultati delle votazioni sono stati a senso unico: 2.878 voti a favore, 1 contrario e 6 astenuti. Ora manca solo la relazione del testo finale, che però preoccupa diversi comitati che gridano a una possibile minaccia ai diritti fondamentali e alle libertà del popolo di Hong Kong.
Cosa dice la lettera aperta degli 86 firmatari?
Secondo i dichiaranti, l’Anp starebbe elaborando un testo che parla di prevenzioni di attività quali “sovversione, secessione, terrorismo e collaborazione con forze straniere” (AsiaNews).
L’accusa dei firmati è che queste voci sono così vaghe che potrebbero riguardare qualsiasi organizzazione, anche quelle con intenzioni pacifiche. Inoltre, “l’enfasi sulla ‘sicurezza nazionale’ come si vede già in atto nel continente, ‘giustifica restrizioni in diritti e libertà” e “pratiche repressive contro la popolazione’. In tal modo, in Cina vengono arrestati e condannati ‘pacifici attivisti, avvocati per i diritti umani, accademici, minoranze etniche, giornalisti e blogger'”.
Come se non bastasse, la parlamentare Elsie Leung ha affermato che la legge potrebbe essere retroattiva e potrebbe prevedere delle estradizioni in Cina per “sottoporre hongkonghesi a processi” di varia natura.
A questo punto, è lecito chiedersi cosa succederà nei prossimi giorni, visto anche che, proprio nel recente passato, Hong Kong è stato teatro di manifestazioni contro una discussa legge sull’estradizione della governatrice Carrie Lam, di cui abbiamo parlato anche con un testimone locale.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante