Verso il disgelo commerciale tra USA e Cina: Trump prepara una bozza d’accordo in vista del G20
Il presidente degli Stati Uniti d’America vuole raggiungere il disgelo commerciale con la Cina. Per questo motivo, ha incaricato il suo staff di realizzare una bozza d’accordo da presentare al leader politico cinese, Xi Jinping, durante il G20 di Buenos Aires (Argentina) previsto tra la fine novembre e l’inizio di dicembre. A riferirlo è dapprima l’agenzia Bloomberg e successivamente la Casa Bianca. Nel documento, Trump inserirà tutte le condizioni necessarie per raggiungere una tregua con il paese asiatico.
Trump chiama Xi Jinping: sarà vero disgelo commerciale?
A poche ore dall’ufficialità, era già stata diffusa la notizia di una telefonata diretta tra Trump e Xi Jinping. Durante la chiacchierata, i due omologhi avrebbero discusso di commercio e questioni che riguardano i rapporti bilaterali tra le due potenze (come la situazione coreana). I media cinesi parlano di un confronto “costruttivo” voluto fortemente dal presidente statunitense, il quale desidererebbe ottenere “una comunicazione frequente e diretta” con il presidente della Repubblica popolare cinese. Dal canto suo, Trump ha lanciato un messaggio di speranza per il disgelo commerciale: “La Cina vuole un accordo. Lui (Xi Jinping, ndr) lo vuole. Tutti lo vogliono“, ha twittato qualche giorno fa.
Borse mondiali: la Cina in salita, bene UE, occhio a Washington
La conversazione tra i due politici ha avuto effetti importanti sulle borse di tutto il mondo nella giornata del 2 novembre. A cominciare dalla Cina: Nikkei ha registrato un’utile del 2,5%, mentre Shanghai Composite ha chiuso con un netto +3,3%. Anche l’Europa può ampiamente sorridere, poiché tutte gli indici sono stati positivi: Milano con +1,07%; Francoforte con +0,44%; Parigi con +0,32%; Londra con +0,29%.
Attenzione, invece, all’andamento economico degli Stati Uniti. Nonostante la nuova apertura di Trump, infatti, Wall Street preoccupa: Dow Jones ha chiuso con -0,7%, mentre Nasdaq con -1,3%. C’è da aggiungere, però, che i mercati statunitensi sono stati influenzati da Apple: l’azienda, infatti, sta valutando la possibilità di “nascondere” i dati di vendita degli iPhone.
Articolo di Angelo Andrea Vegliante