DECENNALE DI AREF International 2003-2013

DECENNALE DI AREF International 2003-2013

L’evento celebrativo si terrà a Roma

 

il  15 Dicembre 2013, dalle ore 11:00 alle 14:00.

 

nell’Auditorium del MAXXI – via Guido Reni, 4/a


L’evento sarà anche l’occasione per presentare il Libro

Il ricavato dalla vendita del Libro è a sostegno delle iniziative a favore degli Esuli Tibetani.


Programma

ore 11:00 – Arrivo e registrazione dei partecipanti. Tavoli aperti per l’iscrizione associativa, adesioni per il Sostegno a Distanza e per i diversi progetti attivati

 

ore 11:30 – Marilia Bellaterra, Geshe Gedun Tharchin, Claudio Cardelli, Federico Petrozzi presentano il Libro “Figli dell’Esilio. 10 anni trascorsi a dar voce al popolo tibetano”

 

ore 12:00 – Nadia Ferrero legge brani di storie tratte dal Libro

 

ore 12:15 – Testimonianze dei Sostenitori

 

ore 12:45 – Presentazione dei principali progetti per il 2014

 

ore 13;15 – Tavoli aperti per l’adesione ai progetti e Vendita del Libro

 

Proiezione di Foto e Video illustrativi delle azioni svolte.

 

Hanno partecipato all’evento moltissime persone – Soci e Sostenitori di AREF International e amici – che hanno seguito con grande concentrazione tutti gli interventi. All’inizio Federico Petrozzi, in qualità di chairman, ha posto domande ai tre relatori. In particolare a Marilia Bellaterra (Presidente di AREF International) sul concetto di “resilienza” in riferimento al popolo Tibetano, a Claudio Cardelli (Presidente dell’Associazione Italia Tibet) su quale possa essere il “futuro del Tibet” e a Geshe Gedun Tharchin (Socio fondatore di Aref International) sulla cultura tibetana e sull’importanza di preservarne gli aspetti, ricco patrimonio dell’umanità intera.

 

 

Sono seguite tre letture di brani del libro. Natalia Bacalov ha letto “Verso la Selaqui School” (di Tenzin Chodon e M. Bellaterra). Nadia Ferrero ha letto “Da qualche parte ho perso il mio Losar” (di Tenzin Tsundue) e “Tashi Phurpa. Ritrovare il filo in una Thangka” (di M. Bellaterra). Le tre letture sono state accompagante da video di musica e immagini illustrative dei brani. Successivamente una giovane Tibetana Sonam Yangzom, appena arrivata in Italia dal suo Paese ha portato la testimonianza del suo “viaggio”.

Di seguito tre Sostenitori (Simonetta Morace, Sonia Ieraci e Francesca Sena) hanno condiviso con il pubblico la loro esperienza a favore dei rifugiati, rispettivamente una ragazza, un “nonno” e un giovane monaco. Il loro racconto, diretto e sentito, ha coinvolto la sala consentendo una visione diretta di cosa può essere realmente e concretamente fatto, sia mantendo un contatto epistolare con le persone sostenute, sia con viaggi che ne consentono la conoscenza diretta.

Infine sono stati presentati i principali progetti che si realizzerammo nel corso del 2014: l’affiancamento al Centre for Teacher Education di Bhuntar e alla Old and Infirm People’s Home del Doeguling Tibetan Settlement di Mundgod e la realizzazione di una Biblioteca al Camp 9 del Settlement suddetto.

Al termine della mattinata il Monaco Ven. Thupten Kalsang ha offerto la khata rituale ai relatori e ai Consiglieri dell’Associazione.

Alle tante persone presenti,  a partire dai Consiglieri dell’Associazione, ai Relatori, alla Comunità Tibetana, a tutti gli ospiti va tutto il nostro più sincero grazie per esserci sempre vicini ed amici. Un grazie, di cuore, a tutte le persone dello staff che hanno dedicato all’evento la loro professionalità generosa e sorridente. E, ancora, un grazie a tutte le donne e gli uomini del “nostro” Tibet che, accogliendo negli anni il nostro aiuto sincero, hanno reso la nostra vita migliore.

Per concludere alcune immagini del back stage, dedicate agli ospiti ma principalmente, a tutto lo staff (Etleva Bikaku, Ferdinando Bitonte, Sonia Ieraci, Edoardo Panunzi, Benedetta Petrozzi, Francesca Sena, Ilenia Simonetti, Francesca Treccani, Roberta Veneri, ) e agli autori delle foto Lorenzo Neri e Ginevra Petrozzi. Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare questo evento …


Al termine di questa giornata di presentazione sono state vendute le prime copie del Libro “FIGLI DELL’ESILIO. 10 ANNI TRASCORSI A DARE VOCE AL POPOLO TIBETANO”, a cura di Marilia Bellaterra e Federico Petrozzi. Il libro (Pacini Ed., Pisa, 2013), ricchissimo di foto (circa 300), ha la prefazione del Leader del Governo Tibetano in Esilio Dr. Lobsang Sangay, in riconoscimento dell’impegno dell’Associazione a favore dei rifugiati Tibetani. E’ presentato da Giovanna Melandri, Presidente di Uman Foundation, dai Curatori Marilia Bellaterra e Federico Petrozzi e da Francesco Codispoti nella sua qualità di Consigliere di Aref International. Abbiamo deciso di tradurre tutto il lungo lavoro dell’Associazione in una serie “storie” che sintetizzano il travaglio e la “resilienza” del popolo Tibetano. Alcune sono esperienze e testimonianze di attivisti italiani e Tibetani. Altre affidano alla voce narrante di un personaggio vissuti e pensieri di molti uomini e donne del Tibet. Altre ancora sono testimonianze sia di sostenitori che di ragazzi Tibetani che sono il cuore dei nostri progetti. Ogni storia è illustrata da foto e ci sono anche due sezioni esclusivamente fotografiche: “Ali e Radici” e “Luoghi dell’Esilio”.

Le copie del Libro possono essere acquistate presso la sede di AREF International (mandando una mail di prenotazione a: info@arefinternational.org), nelle LIbrerie, a partire dal mese di Gennaio 2014 o direttamente on line dal sito dell’Editore Pacini

 

INDICE del Libro
  • Prefazione (Sikyong Lobsang Sangay)
  • Presentazione (Giovanna Melandri)
  • Presentazione (Marilia Bellaterra e Federico Petrozzi)
  • Messaggio (Francesco Codispoti)
  • Ringraziamenti
  • Messaggio dal cuore … di Aref
  • Introduzione. Niente è per caso. Perché proprio il Tibet (M.Bellaterra)
TESTIMONIANZE
  • Da qualche parte ho perso il mio Losar (Tenzin Tsundue)
  • Buche sulla strada per Bhuntar (M. Bellaterra)
  • Tibet 1987 – Tibet 2004. Due ricordi fra i tanti ( Claudio Cardelli)
  • La mia lingua è la mia patria (Kalsang Dolkar)
  • Verso la Selaqui School (Tenzin Chodon e M. Bellaterra)
  • Diventare infermiera. La nurse che sognava un dente d’oro. La ragazza che viveva con i fantasmi, senza sapere del focolaio (M. Bellaterra)
  • Da monaco a genitore (Tsering Paljor e M. Bellaterra)
  • Dorjee Kyi e Shao Tamdin (Federico Petrozzi)
  • Tashi Phurpa. Ritrovare il filo in una Thangka (M. Bellaterra)
  • Sei Tibetani che diventeranno insegnanti (M.Bellaterra, Nawang Dhakpa, Mabja Lhamo, Lhamo Dolkar, Tenzin Tsenyi, Tsering Wangmo, Tenzin Yeshi, Tenzin Pema).
I SOSTENITORI RACCONTANO
  • La nostra storia (Patrizia Accossu, Cooperativa Cellarius)
  • Marco e Tenzin (Marco Arditi)
  • Il sasso tibetano (Giulia Bettini, Roberto e Massimo)
  • Sostengo un “nonno” (M.Bellaterra, Francesco, Paolo e Roberto)
  • “Piacere Mundgod”. Ricetta di un incontro (Francesca Fimiani)
  • La mia storia (Bruna Fiorini
)
  • Una storia come tante (Anna Fortini e Daniele Regini)
  • Un sogno (Attilia Grassetti)
  • Piccolo promemoria (Antonella Izzo)
  • La mia storia (Piera Monzelli)
  • Un inaspettto, amorevole incontro (Anna Lisa Pascucci)
  • Con il cuore e con la mente (Antonella Sferlazza)
  • La mia storia (Tatiana e Silvano Sulis)
  • L’esperanto del cuore (Evelina Sissy Violini)
  • La mia storia (Giovanna Bertoli, Liceo Vailati)
  • Non tutte le ciambelle … (M. Bellaterra)
RACCONTI SUL TIBET
  • Io Dorjee Kyi, una donna in esilio dal Tetto del Mondo (M. Bellaterra)
  • La bambina sullo yak (Federico Petrozzi)
TRIBUTO
  • Senza nome (M. Bellaterra)
  • Last Night I had a dream (Carlo Buldrini)

PRESENTE E FUTURO

  • Chi siamo
  • Cosa abbiamo imparato
. Sinergie di percorso
. Coordinamento per il Sostegno a Distanza La Gabbianella”
. Associazione Italia Tibet
. Si riparte sempre … ma non si riparte da zero
. Margini
. I nostri Viaggi (Istituzionali)
. Le nostre Scuole
. Le Mostre Fotografiche e i Video
. Gli eventi di solidarietà alla causa del Tibet e delle minoranze
. Sua Santità il Dalai Lama.
APPENDICE: RINGRAZIAMENTI
SEZIONE FOTOGRAFICA:
  • ALI E RADICI
  • I LUOGHI DELL’ESILIO

 


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