Tibet nel 2017 | AREF International
La Cina non concede i permessi per le spedizioni alpinistiche in Tibet nel 2017
Con una nota sintetica l’Associazione Cinese che fornisce i permessi agli scalatori di tutto il mondo che vogliano intraprendere una spedizione alpinistica in Tibet, ha comunicato che per l’Autunno 2017 non verrà rilasciata alcuna autorizzazione per le scalate. Il motivo di questo blocco momentaneo dell’accesso alle vette tibetane è dovuto al mancato rispetto da parte di un alpinista polacco dei confini fra Nepal e Regione autonoma del Tibet. Lo scalatore, infatti, avrebbe raggiunto la vetta dell’Everest dal versante tibetano e poi, per sua stessa ammissione, ha violato gli accordi e le norme scendendo dal lato del Nepal. Si è trattata di una scelta dovuta alla sua intenzione di non utilizzare l’ossigeno nella scalata che tuttavia ha comportato una forte reazione sia da parte dei Nepalesi, le cui autorità impediranno allo scalatore l’accesso alle vette del Nepal per dieci anni, sia la reazione di quelle cinesi, le quali si riservano di provvedere ad una nuova regolamentazione dell’accesso alle montagne del Tibet nel 2017.
Non sarà possibile scalare le vette tibetane nell’autunno del 2017
L’ambiente alpinistico di tutto il mondo non si capacita di questa sproporzionata decisione che colpisce tanti professionisti che hanno sempre rispettato tutte le regole e si invita la Cina a punire eventualmente solo chi abbia violato tali norme. Tuttavia l’Autorità Cinese in Luglio invierà degli specialisti in Tibet per supervisionare la zona montagnosa meta delle spedizioni e provvederà a stilare un nuovo regolamento generale da presentare e approvare per la stagione del 2018.
Non sembra quindi esserci margine per gli alpinisti che abbiano già programmato da tempo una spedizione in Tibet nel 2017 i quali dovranno rimandare il loro viaggio a data da destinarsi. E, naturalmente la decisione istituzionale presa ha ben poco a che vedere con le ragioni dichiarate …
Aref International è un’organizzazione che collabora al livello nazione e internazionale per le questioni aperte sul Tibet e in particolar modo per i diritti e le libertà del popolo Tibetano, sempre più oppresso e privato di quei presupposti irrinunciabili alla libera vita nel proprio territorio.
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Fonte: www.mountainblog.it