2016/08 – AREF International in India
dal 31 luglio al 10 agosto 2016
AREF INTERNATIONAL realizza la propria attività di:
Cooperazione internazionale
a sostegno dei Rifugiati politici provenienti dal Tibet
Come ogni anno l’Associazione compie il periodico viaggio di verifica delle proprie attività, realizzate a favore dei rifugiati politici Tibetani che vivono in India. Quest’anno l’Associazione sarà rappresentata dal Presidente (Marilia Bellaterra). E come ogni anno l’intervento sarà svolto in una unica tappa: in India del Nord, a Dharamsala dove l’Associazione lavora avendo come propri referenti locali: l’Ufficio del Dalai Lama, il Department of Education (DOE) e il NyingtobLing Institute. Quest’anno si aggiunge alle attività consuete, l’inizio di un nuovo progetto a favore della locale Casa di Riposo per anziani, Jampaling Elders’ Home, sotto gli auspici del Department of Education (DOE) e del Governo Tibetano in Esilio. Il progetto prevede di attuare un collegamento tra gli ospiti della casa e un pari numero di ragazzi del Tibetan Children Village, al fine di preservare le “memorie” di un Tibet Libero e di realizzare, appunto, uno “Spazio delle Memorie“, con foto, video, oggetti e immagini, visitabile da parte del pubblico e punto di riferimento per gli ospiti stessi.
Quindi tutte le azioni abitualmente svolte in india del Sud, a Mundgod, nello stato del Karnataka, dove l’Associazione opera avendo come propri referenti locali il Doeguling Tibetan Settlement per i civili e il Gajang Gyalrong Khamtsen per i monaci, saranno realizzate in remoto. In particolare per quanto riguarda i collegamenti con i beneficiari del Sostegno a Distanza, monaci e laici. Oltre che della realizzazione e stampa del Numero 8 della Rivista “THE QUEST” predisposta da giovani monaci della Jangtse Thoesam Norling School dell’Università Monastica di Gaden. Anche questo numero della Rivista (che verrà stampato in una Tipografia locale, a Hubli), verrà realizzato, come i precedenti, tramite il computer e il software dedicato, donati da AREF International alla Scuola Monastica.
Non si può dire che la giornata sia stata infruttuosa. E per ennesima conferma dello stile locale delle “risoluzioni all’ultimo secondo”, è cominciata bene con la gradita presenza di Rigden Tenzin, operatore video ufficiale della Audio Visual Section del Department of Informations & International Relations (DIIR), Stabilmente in carico di tutti gli eventi che riguardano il Dalai lama e la Central Tibetan Administration. Da quando l’ho conosciuto, a Gurgaon nel 2008, la sua energia generosa è rimasta immutata, insieme alla sua cordiale e calda simpatia. Ci accompagna Mrs. Dashi Dickey, con l’incarico da parte del Department of Home di fare da interprete durante le interviste. Ci accoglie all’arrivo Mr. Wangchen che mi fa visitare la struttura e partecipare alla “puja” nella grande sala di preghiera dove siedono moltissimi degli anziani ospiti, laici e monaci.
Subito dopo iniziamo le interviste, in un clima più formale di quanto avrei desiderato. raccolgo così le brevi storie di 5 anziani, quattro uomini (di cui due monaci) e una donna: Ngodup Palden, Dorjee Tseten, Ven. Jampa, Lobsang Kalsang, Tseten Janka. Solo grazie a Rigden riesco a comprendere parte delle risposte alle domande programmate, visto che l’interprete appare molto poco coinvolta in questa azione di cui, forse, non comprende o non condivide, il senso. Comunque se le parole mi sfuggono, le espressioni dei volti sono assai loquaci e si delineano storie di perdite, lutti, coraggio, battaglie e speranza dove ricorrono, insieme agli auspici di lunga vita per il Dalai Lama, il desiderio cogente di Libertà per il proprio Paese.