Empowerment per la Comunità Tibetana in Esilio
Sponsor del progetto
Il Progetto descritto è stato presentato alla Commissione de “La Gabbianella” nell’ambito del “Fondo di Solidarietà – Sosteniamo il Futuro” derivante dal 5×1000. Il Progetto è risultato vincitore di una delle 8 Borse di Studio per studi superiori messo a Bando.
Descrizione del Contesto di intervento
Il Progetto nasce dall’esigenza di sostenere la Comunità Tibetana in esilio in India, attraverso il parziale finanziamento – che chiameremo Borsa di Studio – di una formazione superiore, strettamente finalizzata a sviluppare competenze specializzate nel settore sociale e umanitario applicabili nella propria Comunità di appartenenza.
Come è noto la Comunità Tibetana vive una condizione di Esilio particolarmente dolorosa a causa dell’occupazione del Tibet da parte della RPC. I Tibetani, quindi, esprimono la loro resilienza mantenendo in Esilio non solo tradizioni, cultura, lingua e religione (vietate nella madre patria) ma, soprattutto il proprio spirito identitario e l’aspirazione “pacifica” a che i principi a tutela dei diritti umani possano trovare lo spazio necessario dovuto.
E’ per questa ragione che risulta determinante, in terra d’Esilio, la presenza di giovani che fungano da leader comunitari, avendone la competenza professionale e le conoscenze, sviluppate attraverso idonei studi superiori di tipo umanitario, politico e sociale.
Esistono in Esilio scuole, di base e superiori, della Tibetan Central Administrato del Governo Tibetano in Esilio (Tibetan Children Village e Central Tibetan School) che gestiscono classi dalla I alla XII. Al termine di questi studi, gli alunni possono accedere a diversi College o Corsi professionali in India, a seconda dei loro orientamenti e interessi.
Esiste però anche una Scuola, affiliata alla Central Board of Secondary Education (CBSE) – la SELAQUI International School a Dehradun nel Uttarakhand District in India – per gli alunni che abbiano dimostrato una particolare motivazione e alti risultati scolastici.
Come esistono diversi College e Istituti Universitari cui gli studenti possono accedere, qualora le condizioni finanziarie della famiglia lo consentano.
Tra queste un College esclusivo, la Red Cross Nordic United World College (UWC), situato all’interno di un fiordo, nella Western Norway, a circa a 500 km. da Oslo. La UWC è sponsorizzata dal Governo Norvegese e dalla Croce Rossa ed è finalizzata alla promozione di principi umanitari e di tutela ambientale.
Il principio ispiratore di base è la protezione della vita umana e dei diritti in direzione della pace nel mondo. Temi quanto mai importanti per la Comunità Tibetana oggetto delle nostre attenzioni e del nostro impegno come Associazione. Mentre i programmi in essa sviluppati potrebbero davvero contribuire a determinare lo sviluppo della Comunità Tibetana in esilio.
Notizie del beneficiario
Alla Selaqui School è stata ammessa all’età di 12 anni TENZIN CHOEDON, la cui famiglia bisognosa come la maggior parte degli esuli, ha potuto sostenere le spese necessarie per la frequenza solo grazie al SAD attivato da questa Associazione.
Ad oggi, all’età di 17 anni, si è presentata per Tenzin Choedon una nuova e preziosa opportunità, in funzione del suo forte e costante impegno dimostrato negli anni di studio. E’ stata, infatti, di nuovo selezionata come migliore studente, per poter frequentare, per un biennio, la Red Cross Nordic United World College (UWC) precedentemente descritta.
Al momento attuale Tenzin Choedon è una dei 206 studenti ammessi al Corso, provenienti da 96 Nazioni.
E’ evidente non solo l’alto merito della giovanissima Tibetana e le sue potenzialità di leadership ma anche le enormi difficoltà della famiglia nel sostenere le spese per l’arco temporale di questo suo importante percorso formativo.
La famiglia di TENZIN CHOEDON proviene dal Tibet e vive in Esilio dal 1959, anno dell’occupazione, nel corso della quale sono stati uccisi oltre 1.200.000 Tibetani (1/5 della popolazione) e di quella diaspora che conta, ad oggi, oltre 150.000 profughi in India e nel resto del mondo.
Il padre collabora con un Ufficio contabile della CTA e la mamma ha lavorato per molti anni come volontaria presso il Centro di prima accoglienza a Dharamsala che accoglie i rifugiati subito dopo la loro fuga dal Tibet (Tibetan Refugee Reception Centre di Dharamsala). I due genitori hanno sempre fatto del loro meglio per garantire il massimo, nelle loro possibilità, per gli studi di Tenzin Choedon e della sorella maggiore, di 6 anni più grande.
TENZIN CHOEDON da sempre ha mostrato un grande interesse per la causa del proprio Paese, come anche dimostra una toccante intervista realizzata nel 2011 dall’Associazione, quando aveva ancora soltanto 11 anni, nel corso della quale parla in modo appassionato della condizione del Tibet e del suo impegno presente e futuro. Inoltre è stata sempre tra i migliori studenti del suo corso di studi, risultando ai primi posti sia in Inglese che nelle Scienze Sociali.
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Conclusioni
L’utilizzo di questo contributo rientra nello spirito che da sempre ci anima. Cioè quello che i finanziamenti, a qualunque titolo erogati, non siano solo finalizzati a sostenere le difficoltà quotidiane della vita delle persone. Ma possano diventare un volano – sia per il singolo che per la Comunità cui appartiene – e si trasformino in azioni concrete, capaci anche di automantenimento e di sviluppo. Riconoscendoci nella prassi che prevede la prosecuzione del SAD oltre il termine dell’obbligo scolastico, quale forma di accompagnamento alla costruzione di opportunità professionali con ricadute comunitarie. Proprio per questo motivo ogni visita istituzionale effettuata (almeno una volta l’anno) ha il fine di monitorare l’avvio di questo processo virtuoso, Attribuendo particolare importanza agli incontri con gli adolescenti e, in particolare con quelli che tra loro mostrano uno particolare capacità di leadership, affinché possano essere non solo tutor dei loro compagni più giovani ma anche capaci di rafforzare lo spirito identitario, di diffondere la conoscenza della storia del proprio Paese e capaci di attivare al meglio le risorse di tutti in funzione di un futuro possibile di Libertà e di Pace.
Tenzin Choedon, proposta e vincitrice di questa borsa di studio, ci sembra rappresentare in toto e al meglio questo spirito e questa competenza. Perciò ci piace sostenere il suo desiderio di mettere al servizio del suo Popolo le proprie capacità, il proprio entusiasmo e il proprio pensiero che ha avuto la possibilità di far crescere “libero” negli spazi e nel tempo del suo Esilio. In tal senso anche l’intervista, precedentemente descritta, è stata desiderata da Tenzin Choedon proprio in quanto finalizzata alla preparazione (insieme ad altre testimonianze simili alla sua) di un Video da diffondere, nel nostro Paese, in diversi contesti, da quelli formativi a quelli culturali e che potesse essere fruibile per diverse fasce di età.