C’è, ovviamente, la consapevolezza che si tratti di un progetto privilegiato. Che non riguarda bisogni primari, come la fame, la sete, la salute del corpo. Ma nella particolare contingenza in cui versa il popolo del Tibet, questo progetto, spontaneo e coraggioso, è sembrato meritevole di particolare sostegno. Perché alimenta le speranze delle nuove generazioni e perché intende promuovere e diffondere la ricerca, appunto, e la conoscenza.
Inoltre un ulteriore elemento determinante è stata la decisione che metà degli articoli siano scritti in Inglese e metà in Tibetano. Non solo per contribuire simbolicamente al mantenimento di questa lingua – tanto più importante perché mantenuta in terra d’esilio – ma anche per favorire un’ottimale diffusione e legibilità della Rivista.
Grazie quindi a quanti vorranno contribuire a questo progetto.
Grazie anche ai leader della Scuola Geshe Jigme Gyaltsen (2009), Geshe Tenzin (2009-2010), Namgyal Gyaltsen (2009-2010) e agli insegnanti Ngodup Tsering e Lobsang Rinchen.
E grazie a questi coraggiosi giovani monaci che hanno deciso di contribuire, a loro modo, al “Never Give Up” del Dalai Lama: Lobsang Shadup (Losel), Tenzin Ngodup, Tsawa Lobsang Yeshi, Tenzin Delek, Tenzin Dorjee, Tsering Paljor, Kelsang Tashi, Lobsang Thupten, Lobsang Dargay, Kongpo Lobsang Yeshi e Lek Khando (Nyima).
Fai una donazione adesso per sostenere il progetto!
Con i primi fondi raccolti è stato possibile stampare (in Italia) il numero 1/2009. Semplice ma importante. Sia per i temi trattati sia per il grande impegno profuso da parte di Direzione, Insegnanti, studenti e … volontari dell’Associazione. Diciamo che tutti hanno fatto del loro meglio per coniugare un’accettabilità dei risultati con le risorse locali esistenti. Spesso davvero precarie … L’accordo, per le motivazioni esposte in premessa, è stato quello di sostenere il progetto con l’impegno di portare contributi di tipo politico e sociale, oltre che culturale e di contesto. Rafforzati dalla particolare peculiarità degli autori che resta quella di essere Monaci. Nulla volendo sottrarre alla fondamentale importanza della filosofia buddista ma volendo aggiungere una prospettiva diversa al tanto che già esiste nel settore. E con l’ulteriore impegno di produrre scritti sia in lingua inglese che in Tibetano, per le ovvie ragioni di leggibilità e diffusione, insieme a quelle di mantenimento e tutela di una millenaria cultura.
Nel mese di agosto 2010 è stato completato e stampato a Hubli (!) il numero 2/2010. Più ricco di pagine e di contributi rispetto al precedente. E con un valore aggiunto. Poichè alla Norling School è stato offerto sia un computer dedicato esclusivamente alla Rivista, sia il software affinchè gi studenti possano realizzare, in futuro, la Rivista in piena autonomia. Autonomia ancora parecchio “assistita” ma con tutti gli auspicabili presuposti per un positivo sviluppo.
Nel mese di agosto 2011 è stato completato e stampato a Hubli, in una nuova Tipografia il numero 3/2011. Con una stampa di qualità migliore, con le foto a colori e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni su due eventi epocali per il Tibet: la rinuncia da parte di Sua Santità il XIV Dalai Lama al potere temporale e l’assunzione dell’incarico da parte del nuovo Primo Ministro (Kalon Tripa), Mr. Lobsang Sangay.
Nel mese di agosto 2012 è stato completato e stampato sempre a Hubli, in una nuova Tipografia il numero 4/2012. Con una stampa di qualità migliore, con le foto a colori e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni sul tema che coinvolge tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda le auto-immolazioni di monaci e laici che hanno scelto questa forma estrema per esprimere la propria esasperazione verso il Governo di Pechino.
Nel mese di agosto 2013 è stato completato e stampato a Mundgod il numero 5/2013. Con una stampa di ottima qualità, con le foto a colori e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni sul tema che coinvolge ancora e purtroppo tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda le auto-immolazioni di monaci e laici che hanno scelto questa forma estrema per esprimere la propria esasperazione verso il Governo di Pechino. Il numero riporta ancora menzione degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama, che si sono svolti di recente a Mundgod. Oltre a diverse riflessioni degli autori su aspetti linguistici e culturali.
Nel mese di agosto 2014 è stato completato e stampato a Mundgod il numero 6/2014. Con una stampa di qualità sempre migliore, con le foto a colori e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni sul tema che continua a coinvolge tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda le auto-immolazioni di monaci e laici che hanno scelto questa forma estrema per esprimere la propria esasperazione verso il Governo di Pechino, ivi compreso il punto di vista di sua Santità il Dalai lama sul tema delle auto-immolazioni. Il numero riporta, inoltre, diverse riflessioni su aspetti di identità linguistica e culturale, sull’attuale situazione politica nel Tibet occupato, sul futuro del paese e sulle diverse forme di protesta per la Libertà e per la Pace.
Nel mese di agosto 2015 è stato completato e stampato a Mundgod il numero 7/2015. Con una stampa di qualità decisamente professionale, con le foto a colori smaglianti che risaltano sulla carta patinata lucida e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni sul tema che continua a coinvolge tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda le auto-immolazioni di monaci e laici che hanno scelto questa forma estrema per esprimere la propria esasperazione verso il Governo di Pechino. Il numero riporta, inoltre, diverse riflessioni su aspetti di identità linguistica e culturale, sull’attuale situazione politica nel Tibet occupato, sul futuro del paese, sulle elezioni della prossima Dirigenza della Central Tibetan Administration che si terranno da ottobre a marzo 2016 e sulle diverse forme di protesta per la Libertà e per la Pace.
Nel mese di agosto 2016 è stato completato e stampato a Mundgod il numero 8/2016. Con una stampa di qualità decisamente professionale, con le foto a colori smaglianti che risaltano sulla carta patinata lucida e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Questo numero include, tra le altre, le riflessioni sul tema che continua a coinvolge tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda le auto-immolazioni di monaci e laici che hanno scelto questa forma estrema per esprimere la propria esasperazione verso il Governo di Pechino. Il numero riporta, come di consueto, diverse riflessioni su aspetti di identità linguistica e culturale, sull’attuale situazione politica nel Tibet occupato, sul futuro del paese e sulle diverse forme di protesta per la Libertà e per la Pace. Oltre ad aggiornamenti sulle elezioni della Dirigenza della Central Tibetan Administration, nella persona del Primo Ministro (Sikyong) e del Tibetan Parliament
Nel mese di agosto 2017 è stato completato e stampato a Mundgod il numero 9/2017. Con la stampa di qualità professionale, cui ormai siamo abituati, con le foto a colori coinvolgenti e ricche e con un numero di copie (600) che ne possa favorire la diffusione. Come di consueto il numero include le riflessioni sul tema che continua a coinvolge tutta la Comunità Tibetana – in Esilio e in Tibet – e che riguarda la condizione di Rifugiati e le azioni per mantenere viva la cultura del proprio Paese, guardando a una possibile Indipendenza dal Governo di Pechino. Il numero riporta, inoltre, insieme a diverse riflessioni su aspetti di identità linguistica e culturale, anche un report sulla 34 Iniziazione di Kalachakra a Bodh Gaya.