Badiucao, mostra a Brescia del Bansky cinese: “Boicottare Pechino 2022”
Dal 13 novembre al 13 febbraio 2022 presso il Museo di Santa Giulia a Brescia si terrà “La Cina non è vicina”, la mostra del dissidente cinese Badiucao, da molti definito il Bansky locale. È la prima volta che viene allestito questo evento in Occidente. Attualmente l’artista si trova esiliato in Australia da diversi anni, Paese nel quale porta avanti la sua attività artistica e di attivista, usando l’arte per raccontare i diritti umani violati in Cina, gli eventi degli ultimi mesi di Hong Kong e, più recentemente, la crisi sanitaria innescata dal Covid-19.
Sarà un evento espositivo “dedicato al rapporto tra arte contemporanea e diritti – ha spiegato in una nota stampa Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei -. Questa volta la mostra dedicata al dissidente cinese Badiucao sarà una vera e propria rivelazione fatta di installazioni multimateriali, tele, opere grafiche e cartoon”.
Chi è Badiucao?
Badiucao è conosciuto come il Bansky cinese ed è principalmente noto sul web, dove condivide la propria arte contro la Cina. I suoi primi passi li muove nel 2007 quando l’artista, dopo la visione del documentario clandestino “The Gate of Heavenly Peace” sulle proteste di Piazza Tienanmen, decide di scendere in prima linea “contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, a favore della trasmissione di una memoria storica non plagiata”, racconta la nota.
In particolar modo Badiucao esprimerà il proprio impegno realizzando “campagne partecipative, affissioni in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca ironicamente lo spirito pop della propaganda comunista, ricalcandone lo stile grafico, i colori e i toni”. Per questi motivi nel 2020 ha ottenuto il Premio Václav Havel Prize for Creative Dissent dalla Human Rights Foundation, dedicato agli artisti che denunciano gli inganni delle dittature. Al momento sta lavorando su un’opera-diario in un racconterà la Wuhan del Covid dal punto di vista dei cittadini.
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Badiucao a Repubblica: “Sì al boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino 2022”
Eppure questa mostra sembrava non doversi fare, visto che la Cina aveva chiesto al Comune di Brescia di annullarla, con la motivazione che le opere di Badiucao “distorcono i fatti e diffondono informazioni false”. La città però ha respinto la richiesta: “Credo che sia importante mostrare che si possa essere amici anche criticando alcune posizioni”, ha detto il sindaco Emilio Del Bono a Il Foglio.
E intanto in un’intervista a Repubblica l’artista appoggia il boicottaggio delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Pechino 2022: “È in corso un genocidio della minoranza uigura in Xinjiang ed una progressiva militarizzazione del Tibet. A Hong Kong sono state azzerate in pochi mesi tutte le residue libertà. Non posso credere che il mondo libero possa accettare un’Olimpiade che sarà usata dal regime per auto-celebrarsi”.
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Articolo di Angelo Andrea Vegliante
Foto ottenute dalla cartella stampa dell’evento