Strage di Tienanmen, 31° anniversario: il report della manifestazione a Roma
L’Associazione Italia Tibet, la Comunità Tibetana in Italia e l’Associazione Donne Tibetane in Italia sono stati promotori di una manifestazione per ricordare il 31° Anniversario della strage di Tienanmen: “CINA. Il quarto Reich del nuovo millennio? Tibet, Xinjiang, Hong Kong, Taiwan … Italia”.
La manifestazione si è svolta nella giornata del 4 Giugno, dalle ore 15:00, in piazza del Popolo, come già anticipato in un nostro precedente articolo.
Gli organizzatori aderenti alla manifestazione contro la strage di Tienanmen
Hanno aderito alla manifestazione 23 Organizzazioni aderenti che si occupano, a diverso titolo, delle culture e delle tradizioni asiatiche, oltre che dei diritti umani. Tra queste AREF International Onlus che è stata parte attiva e responsabile dell’organizzazione.
Gli interventi
Ai tanti contributi dal palco – tutti molto ricchi e articolati – si sono aggiunti anche messaggi video provenienti da diverse parti del mondo. Tutti gli interventi sono disponibili per l’ascolto e la visione sulla diretta di Radio Radicale che ha ripreso l’intera durata dell’evento.
A breve saranno anche allegati gli interventi suddetti per ciascun Relatore e la pubblicazione che li contiene tutti..
Questa la scaletta delle relazioni, dei Videomessaggi e degli interventi:
- Presentazione della manifestazione e intervento di Marilia Bellaterra (Pres. AREF International Onls): “35 Maggio 1989. Dopo 31 anni cos’è cambiato?“
- Intervento di Claudio Cardelli (Pres. Ass. Italia Tibet): “Le 135 Torce umane e la “pacifica liberazione” del Tibet“
- Intervento dell’On. Antonella Incerti (Deputato PD): “Ecosistema in Tibet e Diritti umani nel mondo“
- Intervento dell’On. Matteo Luigi Bianchi (Deputato Lega, Seg. XIV Commissione Politiche dell’UE): “Il riconoscimento della Regione Autonoma del Tibet. L’atteggiamento repressivo della Repubblica Popolare Cinese: un problema per tutti“
- Intervento di Marisa Burns (Pres. Ass Tso Pema Non profit): “Testimonianza dal Tibet“
- Inno Tibetano
- Intervento di Tashi Yangchen (Rappresentante delle Donne Tibetane in Italia): “Rendere la Cina responsabile delle proprie azioni“
- Intervento di Tseten Longhini (Rappresentante delle Donne Tibetane in Italia): “Lettura del messaggio di Mr. Chhimey Rigzen” (Rappresentante del Dalai Lama per l’Europa Centrale e Orientale)
- Videomessaggio di Dolkun Isa (Presidente World Uyghur Congress)
- Videomessaggio di Rushan Abbas (Fondatrice e Pres. di “Campaign for Uyghurs”)
- Videomessaggio del prof. Joseph Cheng da Hong Kong
- Intervento di Piero Verni (Giornalista, scrittore, Dir. Rivista Heritage of Tibet): “Hong Kong. Che significa per il mondo“
- Preghiera dei Monaci Tibetani
- Intervento di Laura Harth (Rappr. presso ONU del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Membro del Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella”): “Via della sottomissione? No grazie!“
- Collegamento in diretta con l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata (Diplomatico, Ministro Affari Esteri Governo Monti)
- Intervento del Sen. Roberto Rampi (Senatore PD): “Cultura e spiritualità: il Tibet pietra angolare di una nuova transnazionalità della libertà
- Intervento di Marco Respinti (Giornalista, Dir. Rivista “Bitter Winter: a Magazine on Religious Liberty and Human Rights in China”: “Libertà religiosa … quale? Falun Gong, buddhisti, cattolici“
- Intervento di Manfredi Manera (Giornalista): “Corsi e ricorsi storici, la Whuhan connection“
- Intervento di Riccardo Zerbetto (Già consulente del Ministero della Salute su psichiatria e tossicodipendenze, Past President della European Association for Psychotherapy): “Il “contributo” della WHO-China in tema di pandemia da Coronavirus“
Una riflessione
La giornata dedicata alla 31esimo anniversario della strage di Tienanmen si è rivelata intensa, significativa, carica di apprendimenti e di riflessioni. Innanzi tutto mi ha colpito la significativa presenza di Tibetani. Mai come in questa occasione numerosi e compatti. Il che mi è sembrato di ottimo auspicio e di grande rinforzo per il nostro lavoro “comune”.
Poi la ricchezza e trasversalità degli interventi, tanto quanto il calibro e l’importanza dei relatori. Non solo per la molteplicità dei settori di competenza – dal politico, al sociale, al professionale di settore – ma anche per la provenienza che ha cancellato tutte le distanze, consentendoci di spaziare dall’Italia, all’Europa, fino ad Hong Kong.
Resta una grande amarezza … E cioè il fatto che proprio “noi Italiani” ci siamo rivelati pigri, poco partecipi e superficiali. Dunque, poco attenti a comprendere quale sia la gravità e l’imminenza di una situazione che ci riguarda davvero tutti. Non in un futuro “remoto” e neppure “prossimo”.
Ma proprio adesso, nell’immediatezza del nostro presente. Mai come ora precario e a rischio. Sotto una spada di Damocle inarrestabile, tracotante e violenta. Ancora più grave e pericolosa in quanto la percezione (chiara), da parte della RPC, della “nostra” irrilevanza, trova conferma in quella sorta di “belle indifference” che, ottusamente e tenacemente, andiamo mostrando. Avere una qualche conferma che sto sbagliando lettura sarebbe per me il migliore regalo …
Qui il dettaglio sulle Motivazioni della manifestazione