Palden Gyatso lascia, oggi, questa vita terrena
È con profondo dolore che accogliamo la notizia della morte di Palden Gyatso, il monaco tibetano sopravvissuto a 33 anni di torture nelle carceri cinesi, per non aver voluto rinnegare il Dalai Lama e il diritto alla Libertà per il suo tormentato Paese.
Una grande perdita per una persona speciale e rara … Voglio credere che il desiderio di libertà e di Pace per il Tibet che ha ispirato tutta la sua vita possa distribuirsi e crescere in ciascuno di noi …
Palden Gyatso: una vita in favore del Tibet
Come abbiamo già scritto nella sezione AREF news, Palden Gyatso, dopo essere stato liberato grazie all’intervento di Amnesty International nel 1992, all’età di 60 anni, ha scritto un atto di denuncia inoppugnabile per le azioni del Governo di Pechino ai danni del popolo Tibetano: “Tibet. Il fuoco sotto la neve” (Sperling & Kupfer, Milano, 2006). Dal libro è stato tratto nel 2008 il film “Fire Under the Snow”, prodotto e diretto dalla regista giapponese Makoto Sasa, meritevole del premio John-Humphrey del “Centro Internazionale dei Diritti Umani e dello Sviluppo Democratico”.
Il minimo che ciascuno di noi possa fare è leggere questo libro. Con gli occhi di figlio o di genitore di ogni Tibetano cui la tirannia ha rubato la vita. Diffondendolo fino a che il dolore e la rabbia non avranno prodotto azioni in linea ai desideri. Come Palden Gyatso vorrebbe, anche in nome di tutte le migliaia di persone che non hanno potuto dare al proprio sacrificio analoga voce.
Aref International ha da sempre sostenuto e diffuso la sua “voce”. E di recente ne è stato ricordato il valore speciale anche nell’articolo “Torture di regime” di Marilia Bellaterra, (Thais n. 7 del 28/10/2018 – pagg. 18-25).
Invitiamo tutti i lettori a testimoniare per Palden Gyatso, ciascuno secondo il suo credo e coscienza. Con l’augurio che le azioni preziose portate avanti da questo Eroe Tibetano possano ispirare lo spirito e le azioni di tutti noi, fino a che il Tibet possa essere di nuovo Libero …